Cose che non capisco delle primarie

1. Prima grande cosa che non capisco delle primarie: perché un elettore dell’area opposta a quella in cui si svolgono le primarie dovrebbe parteciparvi? Lo dico perché è successo (nel mio paese addirittura un consigliere comunale di centrodestra voleva votare, al fine di scegliere il meno peggio, se così si può dire). A meno che uno non abbia intenzione, alle elezioni future, di cambiare area di appartenenza, la cosa mi sembra alquanto strana, e anche in questo caso ci sarebbe da discutere secondo me. Sarebbe come se i tifosi di una squadra scegliessero l’allenatore della squadra avversaria…oltre che insensato mi sembra scorretto, ma vabè!
2. Se hai accettato delle regole, e quelle regole vogliono che al ballottaggio possano votare solo coloro i quali si siano già registrati per il primo turno, perché poi, una volta arrivato al ballottaggio, te ne lamenti? Capisco l’allargare la partecipazione ma: primo, le regole sono regole, secondo, per votare (qualunque votazione) servono dei requisiti, se non li hai non voti, semplice.
3. Se hai votato uno dei candidati che non è arrivato al ballottaggio, perché poi dovresti votare un candidato che almeno inizialmente non è il tuo? Voglio dire, una volta al ballottaggio puoi decidere di scegliere fra quello che consideri il “male minore” o non votare, giusto? Ma perché si da per scontato che tutti scelgano il “male minore”, scatenando il toto-endorsement dei perdenti? Quello che mi turba è, lasciando in disparte Tabacci e la Puppato, cos’ha in comune un elettore di SEL con uno come Renzi o Bersani per votarli? Li vota per convenienza in vista di una possibile alleanza futura o di una minor discrepanza di vedute?

 

Beppe Grillo e l’affluenza alle primarie

Twitter / beppe_grillo: I giornali hanno titolato ….

Beppe come sempre fa il “Grillo parlante” e mette bocca sui dati dell’affluenza delle primarie.

 

Monti e gli insegnanti corporativisti

Scuola/Monti:Studenti usati da insegnanti per difesa corporativa.

Chi va con lo zoppo impara a zoppicare si dice. E anche i “tecnici”, che frequentano politici con la tendenza al populismo, non sembrano essere immuni. Eppure Monti dovrebbe avere un certo feeling con l’insegnamento, e dovrebbe sapere che la lezione frontale è solo la punta dell’iceberg del lavoro di un insegnante.

Forse, piuttosto che tacciare di indisponibilità e corporativismo (anche ammesso che ci fossero) gente che magari fa il precario da 20 anni, o che lavora in scuole a dir poco difficili, dove la funzione educativa di un insegnante conta forse anche più di quello istruttiva, dovrebbe provare a cambiare approccio. Non guasterebbe avere insegnanti più motivati e gratificati. Magari anche strutture più adeguate e, eresia delle eresie, insegnanti di sostegno. Già, perchè tutti siamo uguali, ma non tutti abbiamo le stesse necessità e c’è chi ha bisogno di un aiuto in più per essere “uguale come tutti”. (La prima parte piace un sacco ai liberali, la seconda me lo sto ancora chiedendo)

Ma forse, quelli con una certa indisponibilità sono altri, è più facile dar la colpa a un insegnante vagabondo che non vuol fare due ore in più, accusandolo magari di sprecar risorse, piuttosto che metter mano dove realmente occorrerebbe.

 

 

Il meccanismo europeo di stabilità – Claudio Messora

Trascrizione del video sul blog di Beppe Grillo http://www.beppegrillo.it/2012/09/cose_il_mes_cla/index.html#*bsm8*

Il blog di Claudio Messora lo trovate qui.

 

Quadrato semiotico delle primarie del centrosinistra

Quadrato semiotico delle primarie del centrosinistra.

E voi chi votate?…(se votate).

 

L’ AMACA – di Michele Serra

 L’ ingresso dei post-fascisti nel gioco democratico (Fiuggi) è tranquillamente definito “tradimento” da commentatori che nei talk-show, da anni, quasi ogni sera sostengono incredibilmente di rappresentare “gli italiani moderati”. 

L’ AMACA – La Repubblica.

da La Repubblica del 7/11/2012

 

Neri Marcorè: un presidente col trattore

Neri Marcorè coglie la palla al balzo dopo la proposta di Grillo che vedeva Di Pietro come prossimo Presidente della Repubblica e ci sforna una delle sue perle. Perché quando si è la caricatura di se stessi, essere soggetto a comiche imitazioni è inevitabili…o, come diceva sua zia Cettina: “quando tieni ‘a cacarella, hai voglia a strignè u culo”

Neri Marcorè: un presidente col trattore – Che tempo che fa

da Che tempo che fa del 5/11/2012

 

Di Pietro al Quirinale?

Post al blog di Beppe Grillo, in cui “candida” Di Pietro alla Presidenza della Repubblica.

Sincero “spot” politico e attestato di stima, o tentativo d’allenza futura? C’è chi la vede come una (non troppo) velata mano tesa verso un’eventuale alleanza.

To be continued (?)